Templi e Santuari della religione romana
La divinità principale di Ostia era Vulcano, come attestano le epigrafi e i testi antichi che parlano dell'importanza del culto e del suo sacerdote, il Pontifex Volkani. Un altro culto fondamentale attestato ad Ostia era quello dei Dioscuri, protettori della navigazione: il loro santuario è stato localizzato di recente presso la foce del Tevere, ma non è stato ancora scavato.
Il tempio meglio conservato di Ostia è il Capitolium che domina il Foro. Dedicato alla triade capitolina, esisteva sin dalle origini della colonia; il suo aspetto attuale risale ad una ricostruzione dell'epoca di Adriano, nel II s. Era, prima degli scavi, l'unico edificio visibile.
Del II s. a.C. sono i tre templi in tufo, ubicati in una area sacra lungo la via della Foce: il tempio di Ercole, culto oracolare molto importante, il tempio di Esculapio e quello dell'Ara Rotonda in cui uno studio recente di Fausto Zevi identifica il tempio di Vulcano. Di fronte, in uno spazio scoperto, si trovano quattro altari in peperino del III s. av. C., la cui dedica rimane tuttora ignota.
Nel I s. av.C., furono edificati, vicino al teatro, i quattro tempietti dedicati a Venere, Spes, Fortuna e Cerere. Due santuari furono consacrati alla Bona Dea, culto a misteri di fecondità riservato alle donne dove si trovavano delle farmacie. Sul Foro, il tempio di Augusto e Roma ed il sacello rotondo dedicato ai Lari Augusti testimoniano l'importanza del culto imperiale, al quale era preposto un collegio di liberti. Anche le corporazioni avevano il loro tempio.