La Caserma dei Vigili
La presenza dei Vigili del fuoco era indispensabile in una città come Ostia con tante abitazioni, ma sopratutto con tanti magazzini per le merci e granai. Già sotto l'imperatore Claudio fu distaccata ad Ostia una coorte di Vigili, che ebbero, con Domiziano, alla fine del I s., la loro caserma, ricostruita più tardi da Adriano e restaurata sotto Settimio Severo e Caracalla nel 207.
La caserma dei Vigili si trovava nei pressi del Tevere. L'ingresso è fiancheggiato da due taverne con mosaici. La pianta dell'edificio è molto funzionale: un cortile porticato sul quale si aprono le stanze d'alloggio dei soldati, con scale negli angoli per i piani superiori. Agli angoli del cortile verso l'ingresso, due fontane fungevano da lavatoi e una stanza d'angolo in fondo ad un corridoio era adibita a latrina. All'interno si trova un sacello dedicato alla Fortuna: testimonianza dell'onnipresenza della divinità anche nelle cose più terrene!
In fondo al cortile sorge la cappella dedicata al culto imperiale: il Caesareum. Ha conservato il mosaico con scena del sacrificio di un toro e cinque basi con dediche agli imperatori. Sul retro si aprono cinque stanze, forse l'alloggio degli ufficiali, con una seconda latrina. Nella caserma alloggiavano 400 uomini che facevano turni di quattro mesi. Oltre a fermare gli incendi, avevano anche il compito di prevenirli con pattugliamenti durante il giorno.
Con il declino di Ostia, alla fine del III s., la caserma fu abbandonata.